"La maggior parte dei dati inviati su reti wireless viaggia attraverso i pc, non dai cellulari": affermazione magari banale, ma se a pronunciarla – settimana scorsa, in occasione dell'evento Things All Digital - è Steve Ballmer ecco che assume importanza. Il gran capo di Microsoft è tanto convinto che gli smartphone continueranno a crescere a ritmi molto sostenuti per arrivare a toccare un venduto di 500 milioni di unità all'anno (ed è anche convinto che molti di questi saranno targati Windows Mobile) quanto dell'avviso che i computer mobili siano lo strumento ancora prediletto per la comunicazione dati. E Ballmer, in quest'ottica, è dell'idea che c'è ancora molto da fare per rendere i netbook un prodotto più apprezzato di quanto non lo sia già oggi e conferma ancora una volta come Windows 7 sarà (in alcune versioni) un sistema operativo che i produttori di pc potranno utilizzare a bordo dei mini computer in alternativa a Windows Xp.
Sull'impatto di Seven sui costi dei netbook prossimi venturi si continua intanto a discutere. Stando a quanto apparso nei giorni scorsi su alcuni importanti blog hi-tech (come Zdnet e Digitimes), Microsoft avrebbe fissato precise specifiche per poter utilizzare il nuovo sistema operativo sui mini computer e sarebbe intenzionata a legare i prezzi della licenza d'uso del software al formato di schermo del pc ultraportatile. In concreto solo i prodotti con display fino a 10,2 pollici di diagonale potranno utilizzare le versioni economiche Starter e Home Basic di Windows 7. Per quelli eccedenti tale limite i costi di licenza saranno ben superiori e di conseguenza anche più cari rispetto agli attuali saranno i prezzi di listino dei netbook all'utente finale. Del resto anche Intel ha fissato per i suoi nuovi processori Atom il limite dei 10,2 pollici di schermo – un altro paletto tecnico dei pc bonsai di questo formato riguarda la capacità di storage, che non può andare oltre i 250 Gbyte con disco fisso o i 64 Gbyte con memorie allo stato solido – e parliamo di un altro componente chiave di questa tipologia di prodotti. Il matrimonio fra Windows 7 e netbook rischia quindi di celebrarsi come un grande compromesso?